Soluzioni specifiche per contrastare accertamenti fiscali
Luca De Rosa è dottore commercialista e avvocato tributarista. E’ focalizzato sullo studio e la predisposizione di interventi difensivi e ricorsi a protezione dei contribuenti contro gli atti tributari degli uffici delle imposte
Si differenzia dagli altri consulenti e professionisti generalisti perché è in grado di approntare soluzioni specifiche e dirette a contrastare ogni singolo accertamento fiscale o qualsiasi altra richiesta fiscale-tributaria.
SI
al COMPENSO solo se ottieni un RISULTATO TANGIBILE, cioè uno sconto o una riduzione rispetto alla pretesa iniziale dell’ufficio.
NO
a soluzioni difensive generiche e non ottimali.
NO
a compenso senza risultati o risparmi.
NO
ad anticipi ed acconti compensi prima del conseguimento di risultati o risparmi d’imposta.
Cosa posso fare per te
Se sei arrivato fin qui probabilmente è perché hai ricevuto una cartella di pagamento, un accertamento, un controllo, una verifica o un qualsiasi altro atto impositivo dell’agenzia delle entrate o riscossione. Forse hai già pagato ma hai la sensazione di aver compiuto un errore, perché erano tributi non dovuti.
E comunque, ti invito a prestare attenzione: non trascurare alcuna comunicazione, pendenza o richiesta fiscale!
Difatti, disinteressarsene o scegliere di non difendersi, potrebbe comportare conseguenze letali per il tuo patrimonio e per il futuro tuo e della tua famiglia. Il fisco, difatti, potrebbe procedere ad aggressioni ed esecuzioni forzate sui tuoi beni!
In questo campo è più che mai valido il motto: “meglio prevenire che curare”. Sei a conoscenza delle conseguenze cui si può pervenire se non ci si oppone ad un atto impositivo fiscale?
Invero, gli atti impositivi fiscali, se non opposti nel termine di sessanta giorni dalla loro notificazione, divengono INOPPUGNABILI e DEFINITIVI e se non viene pagata la pretesa in essi contenuta, l’Ufficio impositore ne affida l’incasso all’Agente della Riscossione (la ex EQUITALIA per intenderci).
Quest’ultimo è investito dalla legge di ampi poteri tali da poter procedere, in ipotesi di mancato pagamento, all’esecuzione forzata.
In sintesi:
Il ruolo dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ex Equitalia) è quello di riscuotere i crediti vantato dal fisco e, nel caso di mancato pagamento, procedere alla cd. riscossione forzata attraverso uno speciale procedimento, cd. di pignoramento, che può essere a seconda dell’oggetto su cui incide:
- Mobiliare (sui beni mobili del debitore);
- Immobiliare (su casa, terreni e altri immobili);
- Presso terzi (su conto corrente, stipendio, pensione e altri crediti).
Inoltre, prima del procedimento di pignoramento, l’Agente della riscossione può adottare le cd. misure cautelari, che non sono veri e propri atti di espropriazione e sono rivolti a preparare il terreno per garantire il buon esito del futuro pignoramento: si tratta del fermo amministrativo (quello che comunemente viene detto «blocco auto») e dell’ipoteca.
Ma vi è di più..
l’Agente della riscossione può chiedere a terzi soggetti – siano essi privati (ad es. banche, istituti di credito, datori di lavoro o tuoi debitori) o siano pubbliche amministrazioni – di comunicare se sono debitori nei tuoi confronti di cose o somme di denaro.
Questo al fine di procedere al pignoramento di tali beni o somme. Immagina che tu sia creditore verso una azienda di 10.000 euro, ma nello stesso tempo, abbia un debito con l’Agenzia delle Entrate Riscossione di 20.000: in tal caso, quest’ultima, venendo a sapere del credito che tu vanti nei confronti del tuo debitore, può sottoporre a pignoramento (presso terzi) il tuo credito intimando al terzo debitore di pagare a lui la somma a te dovuta, anziché a te!
Nei confronti delle pubbliche amministrazioni, invece, non c’è bisogno di alcuna richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione per crediti superiori a 10mila euro. In particolare, in via automatica, tutte le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica, prima di effettuare, a qualunque titolo, il pagamento di un importo superiore a 10.000 euro, verificano, anche in via telematica, se il beneficiario è debitore di una o più cartelle di pagamento o accertamenti esecutivi per un ammontare complessivo pari almeno a tale importo e, in caso affermativo, non procedono al pagamento e segnalano la circostanza all’Ente di riscossione.
Inoltre, chi ha omesso il pagamento di imposte e tasse per un importo superiore a 10.000 euro non può partecipare a gare per l’affidamento di concessioni ed appalti di lavori, forniture e servizi nei confronti della Pubblica amministrazione, né può essere affidatario di subappalti.
Nello specifico, la Pubblica amministrazione può richiedere all’Agenzia delle Entrate, relativamente ai tributi di sua competenza
il rilascio dell’attestazione di regolarità fiscale, che dovrà riportare solamente le violazioni definitivamente accertate in relazione al pagamento di tributi. Non è considerata violazione rilevante quella non ancora definitivamente accertata.
Riguardo l’ipoteca, invece, quest’ultima può essere iscritta su qualsiasi immobile, anche sulla prima casa, a condizione che il debito sia superiore a 20.000 euro. E, contrariamente a quanto succede con il fermo, la presentazione dell’istanza di rateazione e il pagamento della prima rata non sospendono l’ipoteca, che rimane fino al pagamento dell’ultima rata.
Inoltre, in caso di mancato pagamento da parte del contribuente di un debito complessivo superiore a 25.000 euro, i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione possono effettuare accessi, ispezioni e verifiche, se autorizzati dai vertici dell’Agenzia stessa.
Oggetto di tale verifica possono essere i soggetti esercenti attività d’impresa oppure attività di lavoro autonomo, appositamente selezionati secondo parametri di valutazione come, ad esempio, l’individuazione di profili di rischio elevati.
Riguardo, invece, il procedimento di pignoramento di beni mobili, l’Agente della riscossione non ha limiti di importo per poter procedere sulla giacenza del conto corrente. Solo sullo stipendio e sulla pensione, la legge fissa un tetto pignorabile mobile a seconda della misura degli stessi.
Da ultimo, recentemente, il fisco ha ottenuto che la riscossione dei debiti avverrà attraverso dei provvedimenti molto più duri rispetto al solito e cioè attraverso il ”prelievo forzoso” dai conti correnti: i crediti fiscali verranno realizzati attraverso pignoramenti automatici e senza previa autorizzazione giudiziale.
Ecco, quindi, una panoramica di alcuni dei rischi e dei pericoli a cui esponi te e la tua famiglia se non ti fai assistere da un esperto allorquando ricevi la notifica di un atto impositivo.
Ti spiego perchè rivolgersi ad uno specialista
Tutto ciò premesso e considerata la necessità di valutare sempre l’opportunità di opporsi a tutti gli atti fiscali-tributari da te ricevuti, ti invito ancora a riflettere con una domanda: ti rivolgeresti al tuo medico generico per un intervento chirurgico a cuore aperto?
Sai perché ti dico questo? Perché la difesa tributaria è un’attività molto delicata e non può in alcun modo improvvisarsi. Dubita dell’avvocato generalista o del commercialista generalista: molto difficilmente riusciranno a conseguire risultati apprezzabili innanzi agli organi di giustizia tributaria.
Con la conseguenza che a pagare sarai tu! Se contatti un libero professionista “generico” chiedigli quante volte all’anno si reca in Commissione tributaria? Quali risultati concreti ha conseguito fino ad oggi innanzi agli organi di giustizia?
Se la risposta non è soddisfacente ed incoraggiante, te lo ribadisco ancora!
Non affidare le sorti della tua opposizione tributaria all’avvocato generalista o al commercialista generalista!
Questo per l’evidente considerazione che, all’opposto, il professionista specializzato in contenzioso tributario ha una rigorosa formazione giuridico-tributaria, unitamente a una collaudata esperienza delle procedure contenute nel codice processuale tributario.
In buona sostanza, un professionista affidabile in tale delicata materia, conosce approfonditamente le singole imposte e il codice di rito tributario (oltre ai procedimenti di verifica, accertamento e riscossione). Attraverso tale mix di conoscenze, il professionista sarà in grado di esporre e trasferire ai giudici le ragioni sostanziali alla base delle difese e di evitare sviste procedurali che possano compromettere definitivamente gli interessi della Tua controversia.
Conoscere le imposte e farne applicazione nel contenzioso tributario, non significa solo conoscere la norma applicata dall’Ufficio o la norma che farà venir meno l’applicazione di essa, quanto, piuttosto, significa avere una conoscenza sistematica che guidi il giudice alla comprensione delle finalità perseguite dalle singole leggi d’imposta.
Sovente gli Uffici fanno applicazione delle norme tributarie in maniera semplicistica al solo fine di generare gettito, che in buona parte dei casi si rivela in contrasto con i principi applicativi dei singoli tributi. Ecco, allora, che il difensore deve essere in grado di evidenziare i predetti vizi e porre il giudice tributario nelle condizioni di comprendere quali siano i principi ispiratori della singola imposizione.
E, per riuscirvi, il Giudice deve avere un interlocutore attendibile, professionale, estremamente chiaro nella spiegazione dei processi normativi che regolano le singole imposizioni, l’accertamento e la riscossione dei tributi: ecco, quindi, l’esigenza di incaricare della difesa solo uno specialista esperto della materia fiscale.
Ora, per opporre dinanzi le Commissioni tributarie con elevate probabilità di successo un accertamento, un atto di contestazione, una cartella esattoriale, un’iscrizione ipotecaria, un ruolo o un qualunque altro atto impositivo fiscale, il professionista deve mettere in campo tutte le proprie conoscenze ed esperienze e lo deve fare attraverso il rigoroso esame degli atti conseguenti alla verifica (il processo verbale di constatazione) e degli atti impositivi (avviso di accertamento, ecc.).
Ne consegue, che è estremamente importante che solo un professionista altamente qualificato e specializzato assista il contribuente sin dal primo grado di giudizio
In sintesi:
Se non ti affidi ad uno specialista perdi sicuramente qualcosa tu e la tua famiglia perchè soltanto con l’aiuto di un esperto in grado di affiancarti e seguirti potrai veramente comprendere la migliore strategia da seguire nel tuo caso per abbattere o annullare la pretesa avanzata dall’ufficio delle imposte.
L’affidarsi a uno specialista ti garantisce:
- Maggiori possibilità di successo nell’attività di difesa dinanzi alle Commissioni Tributarie perché, al posto di un generico impianto difensivo, costruisce per te una soluzione d’attacco ritagliata su misura, cioè curata nel dettaglio per il tuo caso concreto e specifico. Detto altrimenti, una soluzione difensiva unica e ottimale;
- Migliore analisi del tuo caso specifico, condotta in base ad un’esperienza professionale specifica del settore, sviluppata con la frequentazione delle aule delle Commissioni tributarie e col confronto con i principali uffici delle imposte situati sul territorio;
- Una più alta probabilità di trovare un’intesa conveniente con il fisco nelle attività stragiudiziali col fisco di accertamento con adesione, mediazione e conciliazione per una approfondita conoscenza degli istituti deflattivi del contenzioso.
Se hai letto e seguito il percorso discorsivo sin qui esplicitato, posso, allora, dirti che ti trovi NEL POSTO GIUSTO per risolvere tutte le tue questioni tributarie.
Il mio obiettivo, difatti, è quello di difendere il contribuente contro le ingiuste richieste fiscali, per far annullare o abbattere o quantomeno ridurre le pretese avanzate dagli uffici delle imposte: ti offro proprio quello che stai cercando!
Luca De Rosa è dottore commercialista e avvocato tributarista.
È focalizzato sullo studio e la predisposizione di interventi difensivi e ricorsi a protezione dei contribuenti contro gli atti tributari degli uffici delle imposte. Si differenzia dagli altri consulenti e professionisti generalisti perché è in grado di approntare soluzioni specifiche e dirette a contrastare ogni singolo accertamento fiscale o qualsiasi altra richiesta fiscale-tributaria.
SI
al COMPENSO solo se ottieni un RISULTATO TANGIBILE, cioè uno sconto o una riduzione rispetto alla pretesa iniziale dell’ufficio.
NO
a soluzioni difensive generiche e non ottimali.
NO
a compenso senza risultati o risparmi.
NO
ad anticipi ed acconti compensi prima del conseguimento di risultati o risparmi d’imposta.
Sei nel posto giusto
Se vuoi quindi proteggere la tua posizione tributaria e quella della tuoi cari, liberati dalla paura e dai pericoli delle pretese fiscali! Tieni presente che ci sono solo pochi giorni per valutare e studiare il tuo caso prima che scada definitivamente il termine per opporsi giudizialmente.
Compila, quindi, il form contenuto nel sito e chiedimi una consulenza gratuita. Senz’altro studierò il tuo caso e ti porterò a conoscenza della mia soluzione specifica per la tua questione da risolvere.
Presentami il tuo caso e definiamo un appuntamento
per una prima consulenza gratuita
Dicono di me
Nel rivolgermi al Dr. De Rosa ho trovato un professionista molto disponibile e con competenze economiche e legali che permettessero di affrontare i ricorsi tributari-societari in modo completo. Sempre aperto all’ascolto ed al confronto, ad oggi l’esito dei ricorsi è stato sempre soddisfacente.
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